Da Piazza Vittoria ad Anacapri, sulla
destra del
tragitto pedonale e dietro la stazione della Seggiovia, inizia
Via
Caposcuro. La piacevole
stradina si snoda per un centinaio di metri tra gli oleandri e
termina in prossimità del Cimitero di Anacapri.
Qui la strada continua con
la
Via Migliara che, come il nome suggerisce, è lunga
un miglio e attraversa l'omonima zona lungo il lato sud-ovest
dell'isola. La passeggiata non è molto panoramica, ma
certamente è la più piacevole di Anacapri; quasi
interamente pianeggiante, passa attraverso orti e giardini fioriti;
verso la fine, sulla sinistra, è stato da poco creato il
cosiddetto
Parco Filosofico, una strana opera che, con la
scusa di sistemare le sterpaglie pericolose per gli incendi, offre
una serie di piccoli sentieri attorno a iscrizioni che recano
citazioni filosofiche. Maggiori informazioni si possono ottenere da
una guida che viene venduta da Gelsomina, un ristorantino con piscina
poco più avanti.
La
strada continua e conduce fino in fondo al massiccio montuoso
del Solaro, dove la roccia precipita bruscamente verso il
basso con un salto di 290 metri. In questo punto, è stato
costruito il
Belvedere della Migliara,
uno dei più vertiginosi e con senso di vuoto di tutta l'isola.
Sotto (molto sotto!!!) al
belvedere, oltre all'azzurrissimo mare, troviamo il Limmo, un piccolo
promontorio, il più a sud ovest dell'isola la cui punta
estrema prende il nome di
Punta Carena.
Punta Carena, con il suo
faro e il suo stabilimento balneare, è raggiungibile grazie ad
una strada camionabile che parte da Anacapri, ma è anche
possibile addentrarsi verso un difficile (da riconoscere!) sentiero
che scende dal Belvedere della Migliara.
Proseguendo la passeggiata
sulla sinistra, si arriva presso una statua della Madonna, eretta per
«illuminare le menti» delle persone: infatti quel punto
altissimo è stato da molti scelto per compiere l'insano gesto.
Poco oltre, una seconda croce di ferro (in passato esisteva solo
questa, la Madonnina è molto più recente) e un
Belvedere denominato
Belvedere Faraglioni.
Ancora più esposto e
certamente non protetto come quello precedente, questo a dir poco
vertiginoso punto, regala viste spettacolari di tutto il fianco sud
del Monte Solaro e la vista è coronata dai Faraglioni in fondo
(data l'angolazione, da qui si intravede anche il buco su quello di
mezzo).
A questo punto il sentiero
si interrompe, ma va detto che in prossimità della Madonnina
arriva il sentiero che scende dalla «canzone del cielo»
sul Monte Solaro. Farlo in salita potrebbe essere faticoso, ma in
discesa permette di unire l'itinerario precedente con questo (fatto a
ritroso).